Il Partito Democratico lucano sta vivendo una crisi profonda, una frattura che, più che un semplice mal di pancia interno, rischia di diventare una lacerazione irreversibile. La recente autosospensione del consigliere regionale Roberto Cifarelli ha gettato una luce sinistra su un partito che, tra incomprensioni, divergenze e mancanza di una visione unitaria, sembra aver perso la strada. La scelta di Cifarelli, storico esponente del partito e figura di spicco della politica lucana, è un segnale allarmante, ma anche un atto di dignità politica che non può essere ignorato.
Il Contrasto all’interno del PD: Un Partito in Crisi
Roberto Cifarelli, materano, alla sua terza legislatura nell’Assemblea lucana e con un passato anche da assessore, ha deciso di autosospendersi dal Partito Democratico, sollevando il velo su un malessere profondo che attraversa la sua stessa formazione politica. In un comunicato indirizzato al segretario regionale Giovanni Lettieri, Cifarelli ha spiegato la sua decisione, frutto di un’attenta riflessione. Un atto che non nasce da un capriccio momentaneo, ma da una serie di “incomprensioni politiche e relazionali” che hanno reso sempre più difficile trovare una sintonia all’interno del partito. In particolare, il consigliere regionale ha evidenziato la crescente distanza rispetto alle modalità con cui vengono prese le decisioni politiche fondamentali, nonché alla gestione del confronto interno, rivelando un’incapacità di costruire una vera condivisione di intenti.
Cifarelli non è solo un dirigente di lungo corso; è uno dei volti storici del PD lucano, una figura che ha visto crescere e declinare il partito in una regione difficile come la Basilicata. La sua autosospensione non è solo un atto personale, ma un segnale di allarme per l’intera classe dirigente dem. Un segnale che, purtroppo, sembra essere ignorato da molti.
La Risposta del Segretario Lettieri: Una Crisi da Affrontare
La risposta di Giovanni Lettieri, segretario regionale del PD, non ha tardato ad arrivare. Il leader dem ha dichiarato che l’autosospensione di Cifarelli è un chiaro sintomo delle difficoltà interne al partito, ma ha anche sottolineato l’importanza di affrontare la situazione con “maturità e coesione”. Lettieri ha ammesso che la crisi del PD lucano non può essere sottovalutata, ma ha anche rilanciato sulla necessità di un confronto interno per rimuovere le criticità e trovare una sintesi tra le divergenze.
Nonostante il richiamo all’unità, è difficile ignorare il fatto che la crisi interna del PD lucano affonda le radici in problemi ben più profondi e strutturali. La gestione di una crisi politica non può ridursi a una serie di incontri diplomatici o a promesse di unità che suonano sempre più vuote. È evidente che, dopo la cocente sconfitta alle elezioni regionali e l’assenza di una strategia credibile, il partito sta cercando di riprendersi, ma lo sta facendo senza una chiara visione di futuro.
L’Impossibile Rinnovamento? Le Parole di Salvatore Margiotta
Le parole dell’ex parlamentare lucano Salvatore Margiotta, componente della direzione nazionale del PD, risuonano come un monito severo. Margiotta ha dichiarato di avere “profondo rispetto” per la decisione di Cifarelli, ma non ha nascosto la sua preoccupazione per il futuro del partito. Secondo l’ex sottosegretario, la crisi del PD lucano non è una sorpresa: la mancata analisi delle ragioni della sconfitta alle elezioni regionali, unita alla mancanza di una vera volontà di cambiamento, ha portato il partito a un punto di non ritorno. La sua diagnosi è impietosa: senza un processo di rinnovamento autentico, il PD non riuscirà a risollevarsi. La recente Assemblea regionale di dicembre, secondo Margiotta, è stata un’ulteriore conferma della paralisi che ha colpito il partito.
L’ex parlamentare ha ragione: l’unità a parole non basta più. L’atteggiamento del PD lucano è spesso improntato a una retorica stantia, che si rifugia nell’appello all’unità senza mai affrontare le cause reali della crisi. Per questo, l’atto di Cifarelli non può essere ridotto a una semplice scelta individuale: è il riflesso di un malessere collettivo, che se non affrontato rischia di minare alla radice ogni possibilità di riscatto per il partito.
Il Dibattito sulla Scelta del Candidato Sindaco di Matera
La crisi interna del PD lucano si inserisce anche in un contesto politico più ampio, che riguarda direttamente la città di Matera. La recente vacanza del posto di sindaco, dopo le dimissioni di Domenico Bennardi (M5S), ha riacceso il dibattito interno sul candidato sindaco del PD. La città dei Sassi, che rappresenta un simbolo di storia e cultura, è diventata il teatro di un acceso confronto che rischia di compromettere ulteriormente la stabilità del partito a livello regionale.
In un momento così delicato, il PD lucano ha bisogno di unità, ma quella vera, quella che nasce dalla condivisione di una visione e da un impegno comune per il futuro. La decisione di Cifarelli di autosospendersi dovrebbe far riflettere, soprattutto se si considera che il consigliere regionale è stato, fino ad oggi, uno dei protagonisti del PD lucano. L’assenza di una risposta concreta alle sue preoccupazioni potrebbe tradursi in una crisi irreversibile per il partito.
La Ripartenza è Ancora Possibile?
La domanda che aleggia nell’aria è se il PD lucano possa davvero ripartire. Il capogruppo dem in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, ha auspicato una “ripartenza” del partito, ma la sua posizione sembra più una speranza che una concreta possibilità. La realtà è che il PD lucano è alla ricerca di un’identità che non trova più, come se il partito si fosse perso nelle sabbie mobili di una politica che non sa più rispondere alle sfide del presente.
La ripartenza è possibile, ma solo se il PD saprà fare un’autocritica sincera, se saprà riconoscere gli errori commessi e mettersi al lavoro per costruire una proposta politica credibile. L’autosospensione di Cifarelli non è solo un gesto individuale, ma un grido d’allarme per tutto il partito. È ora che il PD lucano smetta di cedere alla tentazione dell’autolesionismo e inizi finalmente a guardare al futuro con determinazione, senza più permettere che le divisioni interne lo rendano sempre più debole e incapace di rispondere alle esigenze dei cittadini.